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Servono progetti concreti e condivisi per far “ripartire” il territorio

L’anno nuovo inizia per Cia-Agricoltori Italiani Imola all’insegna della progettualità e del confronto con i rappresentanti delle forze politiche su tematiche agricole e agro-industriali e di sviluppo del territorio che riguardano il Circondario imolese. Nei giorni scorsi Giordano Zambrini, presidente dell’associazione, ha incontrato Antonio di Feo e Mara Mucci, rappresentanti di “Azione”, il partito che a livello nazionale ha come leader Carlo Calenda. Molti i temi importanti affrontati durante l’incontro, anche in vista delle risorse che arriveranno dal Recovery Fund e che potranno essere impiegate per lo sviluppo del settore agricolo e favorire la sua sostenibilità economica e ambientale.

“Abbiamo accolto con grande interesse – spiega Giordano Zambrini – la richiesta d’incontro dei rappresentanti di Azione, perché pensiamo che un’associazione agricola debba confrontarsi costantemente con le istituzioni e con tutte le forze politiche in campo. Solo dallo scambio e dal confronto di idee e progetti possono nascere, infatti, proposte a breve e lungo termine per un territorio dove gli agricoltori, e non solo loro, stanno vivendo una crisi che perdura da molti, troppi, anni e che è stata aggravata dalla pandemia. Parola d’ordine dell’incontro – continua Zambrini – è stata, dunque, progettualità. Una progettualità unitaria, condivisa e concreta che deve portare a un tavolo di confronto tra le forze sindacali delle associazioni di categoria e le istituzioni imolesi. Poi, naturalmente, servono idee di rivitalizzazione e proposte per l’impiego di fondi e risorse da portare alla Città Metropolitana, della quale siamo parte integrante e anche possibile motore di forte crescita. Con Antonio di Feo e Mara Mucci abbiamo condiviso tutti questi obiettivi e anche l’intento di portare alla nuova amministrazione l’ormai “storica” idea di trasformare punti di eccellenza scolastici in soggetti più innovativi come una fondazione che coinvolga anche attori economici privati oltre che le istituzioni  e si occupi di formare i nostri giovani in base alle reali esigenze del settore agroalimentare di questa parte della Regione, così da creare professionisti capaci e generare occupazione. Sappiamo che non è un progetto semplice da realizzare, ma crediamo sia arrivato il momento di entrare in gioco con un impegno vero, che non sia unicamente legato a fini elettorali ma vada oltre, verso la reale crescita dei ragazzi che vogliono impegnarsi nel nostro settore agroindustriale. Infine – conclude il presidente di Cia Imola – voglio essere molto chiaro su un punto: se non avremo già pronti una serie di progetti concreti quando arriveranno le risorse del Recovery Fund il nostro territorio rischierà di rimanere indietro. La cosa peggiore che ci può succedere, infatti, non è la mancanza di soldi da investire per la crescita e l’innovazione, ma averli a disposizione e sprecarli perché non si sa precisamente dove impiegarli e come. Questo non possiamo davvero permettercelo e come associazione lavoreremo, in questo nuovo anno, per non arrivare impreparati alla grande e importante sfida del cambiamento”.

“Abbiamo deciso di avviare una serie di incontri con realtà territoriali importanti come la Cia di Imola – spiega Mara Mucci esperta di formazione e digitalizzazione -. Partiamo dunque dal settore agroindustriale che rappresenta un punto di forza del nostro territorio, con la consapevolezza dei gravi danni economici e finanziari che la pandemia ha innescato per famiglie e imprese. Per questo oggi è ancora più importante affiancare alla gestione corrente un lavoro di progettualità, per non farsi trovare impreparati quando arriveranno le risorse dal piano Next Generation UE. Penso, in particolare, a progetti che abbiano un obiettivo formativo per i cittadini e di crescita delle competenze per l’intero territorio”. Anche Antonio di Feo, referente locale di Azione, si dice soddisfatto di questo inizio: “Vogliamo iniziare il 2021 dimostrando che il nostro modo di fare politica è caratterizzato da progetti concreti che guardano al futuro ed alle prossime generazione, come nell’intento dell’azione dell’Unione europea che si è adoperata nel trovare risorse finanziare per i paesi membri con obiettivi precisi: le prossime generazioni e la sostenibilità economica e ambientale. La Cia di Imola è per noi una realtà positiva da valorizzare e con cui collaborare”.

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