FERRARA

NOTIZIE IN PRIMO PIANO FERRARA

COMUNICATI STAMPA FERRARA

Compensazione del credito d’imposta: un colpo alla spinta innovativa delle aziende

Nella Legge di Bilancio 2026 scompare la possibilità di compensare i crediti generati dagli investimenti in tecnologia 4.0 e 5.0

FERRARA, 8 novembre 2025 – “Un duro colpo alla spinta innovativa e al ricambio generazionale in agricoltura”. Questo il primo commento del presidente di Cia-Agricoltori Italiani Ferrara, Stefano Calderoni, sull’ articolo 26 della bozza della Legge di Bilancio 2026, che dal 1° luglio del prossimo anno impedirà la compensazione dei crediti d’imposta – generati dal piano Transizione 4.0 e 5.0 – con i contributi Inps.

“Non siamo parlando di una modifica meramente fiscale e tecnica – continua Calderoni – ma di un pesante contraccolpo alla sostenibilità economica delle aziende più dinamiche. Serve tecnologia e innovazione. Si parla tanto di transizione digitale, di ricambio generazionale e sostenibilità ma qui si rischia di veder interrotto un circolo virtuoso inaugurato con il meccanismo del credito d’imposta”.

“Questa norma – spiega il presidente di Cia Ferrara – rischia dunque di creare degli squilibri finanziari alle imprese agricole che hanno fatto investimenti, rinnovando magari un parco macchine obsoleto per rendere le aziende più efficienti, produttive e sostenibili, convinti di poter beneficiare di compensazioni che non arriveranno se questa novità verrà confermata nella Legge di Bilancio. In questo contesto le aziende che vengono colpite maggiormente sono quelle condotte da giovani, che magari hanno rilevato aziende famigliari e hanno il desiderio di ammodernare con la passione e il coraggio che da sempre distingue questo settore. A loro dobbiamo dire che la volontà di cambiamento non sarà “premiata” dal punto vista fiscale per scelte che, a nostro avviso, saranno un forte freno alla crescita del settore e delle sue tecnologie.

Come associazione non possiamo accettare che si continui a muovere in un perenne quadro di incertezze normative, sia che si tratti dei contributi europei della PAC o di compensazioni fiscali perché in questo momento ogni euro tolto dai bilanci delle aziende rischia di compromettere la sopravvivenza del settore e delle sue filiere.

Confidiamo che i parlamentari ferraresi, da sempre molto attenti alle esigenze dell’agricoltura, portino avanti la nostra richiesta di modifica, perché i nostri produttori non possono essere lasciati al palo. A livello nazionale – conclude Calderoni – la nostra associazione ha redatto un dossier con tre proposte di rilancio del comparto: il rifinanziamento del Fondo per filiere agricole e la gestione delle crisi di mercato; la richiesta di nuovi investimenti in favore di comparti strategici, ma in estrema crisi, come il cerealicolo; la proroga, dimenticata, del rifinanziamento della Zes Agricola; oltre a sostegni adeguati contro fitopatie ed epizoozie e a nuove risorse su “Più impresa” per supportare giovani e donne del comparto.

In sostanza, continueremo a far sentire la nostra voce in ogni sede, a tutela degli agricoltori e di un’agricoltura che deve essere concretamente capace di sopravvivere nel presente e magari di continuare a innovarsi per costruire il futuro”.

WhatsApp chat
%d