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Fini incontra il Commissario Ue all’agricoltura Wojciechowski

Commissario Ue
Emergenze fitosanitarie, nuovi parassiti, conseguenze sull’agricoltura del cambiamento climatico e nuova Pac sono state al centro di un colloquio tra il Commissario designato all’Agricoltura e allo sviluppo rurale, il polacco Janusz Wojciechowski e il presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna Cristiano Fini

L’incontro si è svolto a Bruxelles il 28 novembre scorso in occasione dei i Praesidia del Copa Cogeca, l’organismo europeo che raggruppa le organizzazioni agricole e le cooperative agroalimentari europee

Emergenze fitosanitarie, nuovi parassiti e conseguenze sull’agricoltura del cambiamento climatico sono state al centro di un colloquio tra il Commissario designato all’Agricoltura e allo sviluppo rurale, il polacco Janusz Wojciechowski e il presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna Cristiano Fini che il 28 novembre scorso ha partecipato a Bruxelles a i ‘Praesidia’ del Copa Cogeca, l’organismo europeo che raggruppa le organizzazioni agricole e le cooperative agroalimentari europee.

Fini, in rappresentanza della Confederazione nazionale, a margine dell’incontro si è soffermato con il neo Commissario sottolineando le criticità del settore primario e ha manifestato le preoccupazioni degli agricoltori sulle troppe emergenze agricole con un conseguente crollo dei redditi delle imprese. “La priorità è quella di difendere le risorse della Pac – ha detto Fini a Wojciechowski – oltre che renderla più semplice e più adesiva ai bisogni locali degli agricoltori e alle peculiarità dei territori, valorizzando al contempo il ruolo delle Regioni”.

Pac, innovazione e cambiamenti climatici, i temi quindi al centro dell’intervento di Fini nel corso della giornata che oltre a ribadire la necessità di avanzare con la riforma della Politica agricola, ha chiesto al Commissario il massimo impegno affinché l’Europa possa mettere in atto tutti gli strumenti necessari a superare le sfide quotidiane che il settore deve affrontare. Prima tra tutte, quella delle estreme condizioni climatiche che in questi giorni stanno mettendo a rischio le produzioni in diverse aree dell’Italia.

Inoltre, la nuova visione della Commissione verso un’Europa sempre più “verde” non dovrà -come sostenuto da Fini- penalizzare il settore agricolo, ma potrà essere l’occasione per una valorizzazione maggiore del ruolo che già l’agricoltura svolge nel contribuire alla sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica.

Fini e WojciechowskiL’incontro ha visto anche i presidenti delle organizzazioni e delle cooperative europee, prendere posizione in merito alla “protezione sostenibile delle colture”. Cia, in particolare, ha contribuito alla definizione del documento, sollecitando anche un forte impegno da parte del Copa-Cogeca affinché si lavori insieme per mettere a disposizione degli agricoltori sostanze alternative, prima di negare il rinnovo delle autorizzazioni di quelle attualmente in commercio. Sono svariati gli esempi di sostanze non autorizzate o a rischio, che creano danni enormi per alcune produzioni.

Più in generale, resta importante per Cia, garantire il mantenimento dell’attuale budget nel prossimo Piano pluriennale finanziario (2021-2027). Il regolamento transitorio, invece, dovrà garantire certezza giuridica agli agricoltori e tempi adeguati agli Stati membri per definire Piani nazionali davvero strategici per il settore. Per essere più competitivi, servono strumenti di mercato adeguati e, quindi, giuste sinergie tra gli attori della filiera. La strategia “Farm to Fork”, alla quale ha intenzione di lavorare la nuova Commissione, deve poter essere un ulteriore strumento per valorizzare e non penalizzare l’Agricoltura e armonizzare alcune normative importanti.

Cruciali per la competitività anche le politiche commerciali. L’Ue -ha ricordato Fini- deve agevolare l’accesso ai mercati internazionali tramite negoziati. Le esperienze del Ceta e dello Jefta insegnano che se ben gestiti, i negoziati sono una straordinaria opportunità. Senza tralasciare la fondamentale necessità di tutelare e difendere il settore agricolo dalla guerra commerciale messa in atto dagli Stati Uniti. In questo caso, occorre una politica di promozione straordinaria e devono essere previste misure mirate per i settori più colpiti.

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