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“Montagna, danni ingenti dalla fauna selvatica”

In vista delle imminenti elezioni amministrative chiediamo ai candidati sindaci un impegno concreto per il territorio dove l’agricoltura, in sinergia con le altre risorse socio-economiche, dovrà svolgere un ruolo da protagonista. Oggi presentiamo il documento per la zona della MONTAGNA.

Infrastrutture, opere e manutenzione

  • È tanto necessaria quanto urgente la messa in sicurezza dei territori e un’attenta programmazione per il futuro. In questo senso, è sempre più fondamentale il ruolo degli agricoltori per la conservazione di ambiente, territorio e paesaggio: chiediamo siano maggiormente coinvolti nelle scelte
  • Non è più rinviabile una attenta manutenzione territoriale e prevenzione idrogeologica a partire dalla pulizia di cunette e tombini, troppo spesso fuori uso a causa dell’incuria.
  • Per lo sviluppo del territorio, potrebbe essere molto utile la realizzazione di un grande magazzino di stagionatura del Parmigiano Reggiano come esiste già sul fronte modenese dell’Appennino.

Fauna selvatica:  la questione dei danni da selvatici è diventata insostenibile. La crescita dell’incidenza dei danni è esponenziale. Ogni valutazione o stima viene immediatamente superata nei fatti. I problemi e i danni si riscontrano su diversi piani. Sul piano economico-produttivo la presenza eccessiva, soprattutto di ungulati, sta rendendo impossibile in molte aree l’attività agricola con crescenti fenomeni di abbandono e conseguenze negative sulla tenuta idrogeologica dei territori. Sul piano ecologico/ambientale crescono le alterazioni ecosistemiche e i disequilibri tra specie, con l’incremento del rischio di estinzione di animali caratteristici dei nostri territori. Sul piano civilistico e salutistico si diffondono malattie causate da selvatici, crescono gli episodi di incidenti stradali con numerose vittime e di aggressioni dirette anche dell’uomo. Per questo chiediamo un supporto alla nostra proposta di riforma radicale della Legge 157/92 che regola in Italia la materia.

Più attenzione agli anziani: serve maggiore attenzione da parte delle istituzioni e della politica in campo socio sanitario; a riguardo può essere utile una più forte interlocuzione con la società organizzata, ovvero con le organizzazioni della rappresentanza sociale. Per questo chiediamo l’impegno ad affrontare alcune priorità che riteniamo importanti per la tutela dei pensionati e degli anziani nel diritto di accesso alle cure e alla qualità ed efficienza del sistema socio sanitario. Segnaliamo l’isolamento degli anziani nelle aree rurali e la rarefazione dei servizi nelle aree interne. È necessaria quindi una maggiore interconnessione tra i bisogni degli anziani e la qualità dei servizi presenti nelle aree rurali . Presupposto è una rete assistenziale tra l’ospedale, i servizi distrettuali come le case della salute e i poliambulatori e i medici di famiglia, con il coinvolgimento delle associazioni presenti nella comunità locale nel nuovo assetto organizzativo dei servizi socio-sanitari regionali.

Fabbricati dismessi: chiediamo che le volumetrie degli edifici ormai cadenti possano essere recuperate dai proprietari e utilizzate per ampliare le stalle, il tutto a beneficio del benessere animale.

Incentivi e sostegno: è fondamentale che i giovani vengano supportati a entrare nel settore con facilitazioni e aiuti economici: facciamo appello alle amministrazioni comunali perché mettano sul tavolo importanti misure ad hoc e si facciano portavoce di questa istanza a ogni livello.

Turismo: occorre ripensare a una valorizzazione delle eccellenze del territorio per attirare viaggiatori e turisti anche da fuori regione e Paese.

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