Cinghiali in aumento esponenziale in Valconca, serve un piano di controllo permanente
18/4/2016 – In alta Valconca sono aumentati in maniera esponenziale i cinghiali, con un’impennata dei danni causati non solo alle colture, ma anche a mezzi e persone. Occorre perciò studiare un piano di controllo permanente della loro popolazione.
Lo chiede Cia della provincia di Rimini, che insieme a Confagricoltura e Coldiretti (con cui siede nel consiglio degli Ambiti territoriali caccia RN1 e RN2 e nella Commissione consultiva territoriale faunistico venatoria) ha scritto al Servizio territoriale agricoltura, caccia e pesca di Rimini, ai sindaci della Valconca, alle associazioni di caccia e a quelle ambientaliste.
Da tempo le organizzazioni agricole hanno sollevato il problema del controllo della popolazione del cinghiale. Gli abbattimenti di cinghiali effettuati nel distretto A dell’ATC RN1 (Montefiore, Mondaino, Montegridolfo, Saludecio e parte di Gemmano, Morciano e San Giovanni in Marignano), così come i relativi risarcimenti dei danni causati da tali animali, sono aumentati esponenzialmente nelle ultime quattro stagioni venatorie: erano 140 capi nel 2012/13, con 1.325 euro di danni liquidati; passati a 196 capi e 4.895 euro nel 2013/14; 229 capi e 9.903 euro nel 2014/15; circa 350 capi ad oggi per l’annata 2015/16 e ben 20.295 euro di danni. Per fare un raffronto, i capi di cinghiale abbattuti nel 2012/2013 in tutti e tre i distretti dell’ATC RN1 erano stati 343.
“Nel consiglio ATCRN1 è stata valutata, con la condivisione di tutte le rappresentanze presenti, l’opportunità di prevedere un piano di controllo attivo tutto l’anno, motivato dall’aumento esponenziale dei danni causati dai cinghiali e dal numero di capi abbattuti nella zona A (alta Valconca) rispetto alle altre zone – affermano le associazioni di agricoltori nella lettera -. Inoltre si sottolinea anche il problema della sicurezza stradale, con evidenti rischi per l’incolumità degli automobilisti, che già oggi oltre a ripetuti danni a mezzi registra un serio incidente ad una persona a Mondaino, località Pieggia”.
Finora come potenziamento del piano di controllo straordinario sono stati approvati 20 selettori in più nel distretto A. “Evidenziamo che i risultati conseguiti in termini di abbattimenti nelle diverse forme di caccia previste (braccata, girata, selezione) nell’attuale configurazione territoriale non garantiscono un idoneo controllo del cinghiale, che va affrontato con soluzioni integrative rispetto alle tradizionali forme di caccia”.
Le organizzazioni agricole chiedono quindi un incontro con tutti i soggetti interessati, per verificare la possibilità di autorizzare un piano di controllo permanente dei cinghiali nell’alta Valconca.